5 . Conclusione

Palermo aspira a diventare un modello di riferimento come “città dell’inclusione sociale” per tutti i membri della società: migranti, nuovi residenti e cittadini esistenti.

La Città ha una lunga storia di multiculturalismo, è predisposta all’accoglienza per i cittadini e ha una visione chiara, espressa dal Sindaco e dalla sua amministrazione.

La “Carta di Palermo” del Sindaco, svariati progetti pilota e un piano di investimenti per il futuro, già approvato, stanno favorendo lo sviluppo del la città nella giusta direzione. Tuttavia, come dichiarato dal Sindaco al team Smarter Cities Challenge di IBM, è necessario che la città si allontani dalla gestione basata sul contributo di “singoli ero” per avviarsi verso un sistema di partecipazione e coinvolgimento al servizio del cittadino, dove i sistemi isolati – di IT, comunicazione e altro – sono combinati per sostenere la visione del futuro.

Per sostenere ulteriormente l’obiettivo della città, le nostre conclusioni possono essere riassunte in tre punti principali:

  • Digitalizzazione. I processi di integrazione IT, digitalizzazione, raccolta e gestione dei dati sono essenziali per garantire il successo futuro della città. Essi rappresentano un prerequisito chiave per i contenuti di questo rapporto e saranno altrettanto indispensabili per il successo di qualsiasi progetto futuro. Questo processo costituisce il fulcro per l’integrazione dei migranti dal momento in cui arrivano in città, così come per accelerare l’accesso all’istruzione, a un alloggio e a un posto di lavoro per tutti i residenti di Palermo. Inoltre, permetterà alla città di disporre di informazioni più accurate su cui basare il proprio processo decisionale per i servizi futuri dei cittadini. Questo è il punto di partenza e il primo passo fondamentale per migliorare i processi e l’automazione delle procedure a servizio dei cittadini, nonché sviluppare approcci predittivi.
  • Garante di iniziative sociali. Molte organizzazioni e molti cittadini di Palermo sono motivati e hanno una forte convinzione riguardo all’inclusione sociale. Iniziative, contributi e collaborazione esistono già tra associazioni di cittadini, organizzazioni e gruppi culturali, ONG e istituzioni imprenditoriali. Tutte queste entità e i diversi attori richiedono una leadership chiara e un coordinamento strutturato per garantire un’implementazione sostenibile e coerente dei programmi sociali. Il Comune può assumere il ruolo di “garante” di tutte le iniziative, e fungere quindi da promotore, coordinatore, stimolatore, incubatore di idee, il tutto pienamente integrato in un sistema forte e accompagnato da un piano di comunicazione.
  • Posizionamento di Palermo. Rafforzare il “branding” per posizionare Palermo non solo come una “città di inclusione sociale” ma anche come una città del futuro, con una ricca varietà di culture e competenze già presenti, per costituire le basi per una Sicilia moderna, per un’Italia moderna. Tutta questa struttura dovrebbe essere armonizzata per sfruttare le altre risorse della città come cultura, turismo e bellezze naturali.

La combinazione di iniziative esistenti con i progetti proposti in questo rapporto, basati su solide fondamenta tecnologiche e su un quadro di governance, accelererà la trasformazione di Palermo per farla diventare la «città dell’inclusione sociale»